I carotaggi? Un po’ come il Gratta & Vinci: difficilissimo azzeccare il punto giusto. Eppure dalla Relazione Sardegna che il professor Giuseppe Mastronuzzi e la sua équipe hanno realizzato sulla costa occidentale della Sardegna emergono sorprese che vale la pena di leggere.
Altri indizi forti dal professor Pascucci e dai massi di provenienza marina spinti nell’entroterra dell’Anglona da lui studiati.
Ma per uno tsunami talmente possente da raschiar via il Campidano fino alla Giara – secondo il professor Stefano Tinti, il n°1 per i maremoti – serve una cometa, un asteroide o un meteorite nel Golfo di Cagliari.
Cercare tracce di un asteroide – o di una balena finita in un nuraghe – è ancora più disperante del Gratta & Vinci…
Così con la passione di Ettore Tronci e un drone abbiamo messo in fila i cadaveri eccellenti di questo mistero sardo: decine e decine di torri sepolte vive tanto che quando vengono scavate restituiscono portenti e strumenti di lavoro, sigillati sotto il limo, proprio come ha fatto la lava a Pompei.
Una Pompei del Mare il Campidano che ora sottoporremo alla scienza e alla logica internazionale.